Descrizione
Questo simbolo della Serenissima è un manufatto databile al XVII o XVIII sec. composto da una colonna in trachite di Montemerlo e da un soprastante leone alato in pietra di Vicenza; l’origine dei materiali simboleggia l’appartenenza ad un territorio ben più ampio di Selvazzano e fa riferimento alla Vicarìa di Teolo, vasto comprensorio geografico definitosi in età medievale e durato fino alla nascita del moderno comune amministrativo nel 1806. La colonna venne innalzata per indicare, a coloro che imboccavano l’attiguo ponte, che il transito era gratuito e che nessun privato o ente religioso poteva pretendere pedaggi (come invece accadeva per le passerelle di Selvazzano, Creola, San Martino e Cervarese, costruite da privati per favorire l’accesso dei clienti ai sottostanti mulini galleggianti). La precarietà del ponte, completamente in legno (tra la metà del XIII e la seconda metà del XIX secolo venne ricostruito almeno una dozzina di volte, senza contare i rifacimenti per i danni provocati dalle piene del Bacchiglione), non permetteva la collocazione di un bassorilievo, con funzioni di chiave di volta dell’arco centrale, come accadeva in tante simili circostanze per gli attraversamenti in pietra; solo una colonna lapidea poteva assicurare una permanenza più longeva di quella della deperibilità del legno. Il leone di San Marco viene distrutto il 30 aprile 1797 durante la “leontoclastia” ossia la sistematica distruzione dei leoni, simbolo della Serenissima Repubblica, per confermare la fine dell’antico dominio veneziano in Terraferma; quella ora visibile è una ricostruzione del 1996 realizzata dallo scultore vicentino Mario Barbato. Nel 1879, in occasione della costruzione del nuovo ponte metallico, i rocchi della colonna vennero adattati a paracarri stradali e posti all’imbocco del ponte. Il ritrovamento dei frammenti della colonna nel Bacchiglione, conseguenza dell’insensibilità dei secoli e della violenza bellica del 2° conflitto mondiale, spingono la collettività a chiedere il recupero di bene culturale ormai caduto nell’oblio. La colonna con il leone di San Marco viene quindi ricollocata nel sagrato della chiesa di San Bartolomeo a Tencarola nell’anno 2000 e benedetta il 12 marzo a completamento dei lavori di ripristino dell’intero piazzale.