Museo/Monumento

Capitello di Sant'Antonio - Tencarola

Descrizione

Capitello con una statua, scolpita in pietra tenera di Vicenza nel XVIII secolo, in cui è rappresentato, come nell’iconografia più antica, il Santo Patrono padovano che regge tra le mani, non il Bambino Gesù, ma solamente il giglio e il libro, tradizionale attributo del Santo predicatore. La statua viene trasferita in fondo a Via S. Antonio negli anni Venti del Novecento, dopo essere stata rimossa dalla vecchia chiesa di Tencarola demolita per far posto a quella attuale; lì era collocata su di uno dei due altari minori (l’altro era dedicato alla Madonna), sollevati di alcuni gradini dal pavimento della navata, posti, a conclusione della stessa, ai lati del presbiterio e rivolti verso l’assemblea. Le vecchie carte ricordano che i due altari, per lungo tempo, almeno dalla seconda metà del XVI secolo e fino al 1767, furono in legno e verosimilmente ospitarono altri santi, sicchè al posto di Sant’Antonio sino agli inizi del XIX secolo c’era l’immagine di San Benedetto, patrono del monastero di Praglia. Essendo il Santo universale di Padova esponente della “concorrenza” francescana riuscì ad entrare nella chiesa di Tencarola solo all’indomani della soppressione di Praglia. Sostituita da un nuovo S. Antonio in cartongesso colorato, ancora visibile nella chiesa, la statua in pietra è stata collocata al confine dell’omonima via, accolta dalla devozione di alcune famiglie come ricorda la lapide murata sulla base del capitello: “IN ONORE DI SANT’ANTONIO/LE FAMIGLIE/PRETTO-FERRAZZONI/BENVOLUTI-RINALDI/ERESSERO ANNO 1923/RICOSTRUITO ANNO 1974”.

Indirizzo

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